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Read Ebook: Enrico IV by Pirandello Luigi

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Ebook has 170 lines and 19123 words, and 4 pages

vuol dire che ho ventisei anni.

Guardate: ancora biondo...

Per voi!--Io non ne avrei bisogno. Ma giova qualche segno esteriore. Termini di tempo, mi spiego, Monsignore?

Eh, ma vedo che... anche voi, Duchessa...

Eh, italiana...

Dio mi guardi dal mostrarne disgusto o meraviglia!--Velleit?!--Nessuno vorrebbe riconoscere quel certo potere oscuro e fatale che assegna limiti alla volont?. Ma, dico, se si nasce e si muore!--Nascere, Monsignore: voi l'avete voluto? Io no.--E tra l'un caso e l'altro, indipendenti entrambi dalla nostra volont?, tante cose avvengono che tutti quanti vorremmo non avvenissero, e a cui a malincuore ci rassegniamo!

A voi non ? mai avvenuto, Madonna? Vi ricordate proprio di essere stata sempre la stessa, voi? Oh Dio, ma un giorno... --com'?? com'? che poteste commettere quella tale azione...

--s?, <>, appunto!--ci siamo capiti. . E che voi, Pietro Damiani, poteste essere amico di quel tale...

Che opinione eh? che opinione ne avevate... --Ma tutti, pur non di meno, seguitiamo a tenerci stretti al nostro concetto, cos? come chi invecchia si ritinge i capelli. Che importa che questa mia tintura non possa essere, per voi, il color vero dei miei capelli?--Voi, Madonna, certo non ve li tingete per ingannare gli altri, ne voi; ma solo un poco--poco poco--la vostra immagine davanti allo specchio. Io lo faccio per ridere. Voi lo fate sul serio. Ma vi assicuro che per quanto sul serio, siete mascherata anche voi, Madonna; e non dico per la venerabile corona che vi cinge la fronte, e a cui m'inchino, o per il vostro manto ducale; dico soltanto per codesto ricordo che volete fissare in voi artificialmente del vostro color biondo, in cui un giorno vi siete piaciuta; o del vostro color bruno se eravate bruna: l'immagine che vien meno della vostra giovent?. A voi, Pietro Damiani, invece, il ricordo di ci? che siete stato, di ci? che avete fatto, appare ora riconoscimento di realt? passate, che vi restano dentro--? vero?--come un sogno. E anche a me--come un sogno--e tante, a ripensarci, inesplicabili... --Mah!--Nessuna meraviglia, Pietro Damiani; sar? cos? domani della nostra vita d'oggi!

Questo sajo qua!

Ah per Dio!

Ma io non so perch?, oggi non riesco a essere umile davanti a quello l?!

--cangiato, cangiato, per l'affetto e la devozione di cui ha saputo darmi prova in questo terribile momento!

? venuta con me, Madonna, ? gi? nel cortile; ha voluto seguirmi come una mendica, ed ? gelata, gelata da due notti all'aperto, sotto la neve! Voi siete sua madre! Dovrebbero muoversi le viscere della vostra misericordia e implorare con lui,

dal Pontefice, il perdono: che ci riceva!

Non basta che mi riceva. Voi sapete che egli pu? <>--vi dico <>--Evoca perfino i morti!

Eccomi qua! Mi vedete!--E non c'? arte di magia che gli sia ignota. Ebbene, Monsignore, Madonna: la mia vera condanna ? questa--o quella--guardate

di non potermi pi? distaccare da quest'opera di magia!--Sono ora penitente, e cos? resto; vi giuro che ci resto finch? Egli non m'abbia ricevuto. Ma poi voi due, dopo la revoca della scomunica, dovreste implorarmi questo dal Papa che lo pu?: di staccarmi di l?

e farmela vivere tutta, questa mia povera vita, da cui sono escluso... Non si pu? aver sempre ventisei anni, Madonna! E io ve lo chiedo anche per vostra figlia: che io la possa amare come ella si merita, cos? ben disposto come sono adesso, intenerito come sono adesso dalla sua piet?. Ecco. Questo. Sono nelle vostre mani...

Madonna! Monsignore!

Atto Secondo

Non ? vero, Marchesa?

Ah s?... Ma non per la ragione che voi credete.

le nostre tonache da benedettini. E tutto questo ? puerile.

Frida, piuttosto... Dov'? Frida?

Lo distaccheremo!

Ecco qua...

Con permesso. Si collochi cos?--qua--a una certa distanza--un po' pi? avanti...

Da l? a qua? Ma lo raccatter? a pezzi col corbello! Signori miei, pensateci; dico sul serio: per noi sono vent'anni, due abiti e una mascherata. Ma se per lui, come lei dice, dottore, s'? fissato il tempo; se egli vive l?

con lei, ottocent'anni addietro: dico sar? tale la vertigine del salto che, piombato in mezzo a noi...

dice di no?

debbono fare ancora quel che abbiamo gi? fatto noi, dottore: invecchiare, rifacendo su per gi? le stesse nostre sciocchezze... L'illusione ? questa, che si esca per una porta davanti, dalla vita! Non ? vero! Se appena si nasce si comincia a morire, chi per prima ha cominciato ? pi? avanti di tutti. E il pi? giovine ? il padre Adamo! Guardate l?

d'ottocent'anni pi? giovane di tutti noi, la Marchesa Matilde di Toscana.

Le giuro, dottore, che non capisco ancora che cosa lei voglia fare.

Oh, voi: andate a chiamare uno di quei tre l?!

Tu puoi farne a meno: resta qua!

Perch? ? precisamente detto nella storia, se voi non lo sapete, che il Papa si arrese proprio alle preghiere della Marchesa Matilde e dell'Abate di Cluny. E io vi so dire, caro Belcredi, che allora--quando si fece la cavalcata--intendevo appunto avvalermi di questo per dimostrargli che il mio animo non gli era pi? tanto nemico, quanto egli si immaginava.

sotto le vesti di Marchesa di Toscana.

e vedendo sua madre? Ma lo abbiamo architettato noi tutto quanto!

Voi restate qua!

Con permesso: qua sulla soglia, una parola in confidenza a Madonna la Duchessa.

Vostra figlia vi ? cara veramente?

Non siate amica, non siate amica della Marchesa di Toscana!

Ah, Monsignore, come ? vero che questa mia moglie io ho saputo d'averla soltanto dopo--tardi, tardi... E anche adesso: s?, devo averla; non c'? dubbio che l'ho--ma vi potrei giurare che non ci penso quasi mai. Sar? peccato, ma non la sento; proprio non me la sento nel cuore. ? meraviglioso per?, che non se la senta nel cuore neanche sua madre! Confessate, Madonna, che ben poco v'importa di lei!

Mi parla dell'altra!

Con un'insistenza, con un'insistenza che non riesco proprio a spiegarmi.

Dico, beninteso, in questo momento...

Capite?--a letto--io senza quest'abito--lei anche... s?, Dio mio, senz'abiti... un uomo e una donna... ? naturale... Non si pensa pi? a ci? che siamo. L'abito, appeso, resta come un fantasma!

E io penso, Monsignore, che i fantasmi, in generale, non siano altro in fondo che piccole scombinazioni dello spirito: immagini che non si riesce a contenere nei regni del sonno: si scoprono anche nella veglia, di giorno; e fanno paura. Io ho sempre tanta paura, quando di notte me le vedo davanti--tante immagini scompigliate, che ridono, smontate da cavallo.--Ho paura talvolta anche del mio sangue che pulsa nelle arterie come, nel silenzio della notte, un tonfo cupo di passi in stanze lontane... Basta vi ho trattenuto anche troppo qui in piedi. Vi ossequio, Madonna; e vi riverisco, Monsignore.

Buffoni! Buffoni! Buffoni!--Un pianoforte di colori! Appena la toccavo: bianca, rossa, gialla, verde... E quell'altro l?: Pietro Damiani.--Ah! Ah! Perfetto! Azzeccato!--S'? spaventato di ricomparirmi davanti!

Ma guardatemi quest'imbecille qua, ora, che sta a mirarmi a bocca aperta...

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