Read Ebook: Racconti umoristici: In cerca di morte; Re per ventiquattrore by Tarchetti Iginio Ugo
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Ebook has 593 lines and 33412 words, and 12 pages
--Lo ignora.
--Ma converr? che lo sappia.
--Ne ho incaricato un amico.
--Bene, mi sarei assunto io stesso questo mandato, ma se a voi non ? discaro, vi seguir?, e potr? parlarle del modo con cui avrete compiuto il vostro progetto.
--? ci? che io desidero. Vi incaricher? d'una lettera per lei e dell'esatto racconto del mio fine.
--Ve ne ringrazio. Ove andate?
--Non ho direzione fissa... pensava di andare in Italia, ma quasi... E voi?
--Io pure non ho un piano premeditato, viaggeremo di concerto.
--Come vi chiamate?
--Benvenuto Lamperth.
--Siete un uomo che mi va a genio.
--Ve ne sono obbligato, e mi duole che vi abbia a perdere s? presto. Ma dove contate di sostare stassera?
--A Dover.
--Ecco appunto la stazione di Dover, disse Lamperth ascoltando il fischio della locomotiva; e avvicinandosigli, aggiunse a bassa voce: ? un paese di litigiosi questo Dover, vi troverete a far qualche cosa di buono.
Giunti in camera, egli disse a Lamperth:
--Tant'?, il morire ? lo stesso che farsi estrarre un dente; dal momento che ci duole e che deve essere estratto ? meglio che ci? avvenga presto che tardi; e giacch? voi mi dite che questo ? un paese di accattabrighe, io conto di tentare in questa sera medesima qualche cosa di decisivo.
Rosen tir? il campanello, ordin? carta, penna e calamaio, e scrisse la lettera seguente:
Mia cara Emilia,
Il signor Benvenuto Lamperth ti consegner? questa lettera che ti scrivo da Dover. Il mio amico Edoardo ti avr? fatto conoscere le condizioni di quel progetto, mediante il quale ho potuto sottrarti alle terribili esigenze del nostro dissesto economico. Lamperth ti completer? queste notizie ragguagliandoti distesamente sulla mia morte. Spero che questo mio sacrificio ti far? perdonare tutte le crudeli ingiustizie di tuo marito.
ALFREDO DI ROSEN
E piegata la lettera in quattro la porse al suo compagno dicendogli:--Mi sento appetito, scendiamo; odo laggi? delle voci di bevitori, e ho in animo di cimentarne qualcuno e di mettermi tosto alla prova.
E discesero nella sala da pranzo.
Era una sala elegante e spaziosa, illuminata da alcuni vecchi lampadarii guarniti di ciondoli di rame e di prismi di cristallo, e decorata di alcune marine di Viardot mezzo scolorite dal tempo. Intorno alle pareti erano disposte delle lunghe tavole di quercia coperte di tappeti a dadi oblunghi, di un colore alternato tra il rosso di mattone e l'azzurro--quei vecchi tappeti di Germania cos? in uso fino a questi ultimi anni, che si pu? dire non esservi stata famiglia che non ne abbia avuto uno--e a ciascuna di quelle tavole sedeva buon numero di persone, tra le quali alcuni crocchi di viaggiatori e di negozianti, e alcuni ufficiali di marina addetti alle navi di trasporto pel tragitto dello stretto.
Quando Rosen e Lamperth entrarono nella sala, tutti i posti erano occupati, Rosen gir? attorno lo sguardo, e mormor? tra s? stesso:--Incominciamo bene, ? un appiglio, li costringer? a restringersi per cedermi un lato del loro tavolo: vo' vedere se avranno l'arditezza di rifiutarsi.
E si approssim? ad uno di essi.
Alcuni marinai francesi che vi stavano seduti discutendo calorosamente di certi loro viaggi, troncarono all'istante la loro conversazione, portarono la mano ai loro berretti, si alzarono; e restringendosi alla meglio, fecero cenno a Rosen e a Lamperth di sedersi.
--Maledetta questa compitezza parigina, disse Rosen fra s? stesso, che mi toglie ogni pretesto per bisticciarmi onestamente con questi paltonieri; ma.... e' sono francesi, li toccheremo nel loro orgoglio nazionale.... gi?, in fatto di brighe c'? da ripromettersi molto da questa sorta di gente.
Il barone e Lamperth s? sedettero, ed ordinarono la loro cena: i loro vicini ripresero la loro conversazione interrotta.
--Vogliono del Bordeaux Laffitte, del Saint Julienne, dello Champagne, o del vino legittimo di Boullon o di Abbeville?
--Vogliamo del vino inglese, disse Rosen vivacemente, nient'altro che del vino inglese; gi?... in quanto a me abborro tutti i vini di Francia, e aggiunse ad alta voce, tutte le cose che ci vengono dalla Francia.
Cos? dicendo, guard? involto a' suoi vicini, ma essi o non aveano udito, o avevano fatto le mostre di non udire.
--Miserabili! bisbigli? Rosen all'orecchio di Lamperth, non sono pur suscettibili d'un risentimento s? doveroso.
Poco dopo il cameriere avendo collocato dinanzi a loro alcuni piatti dipinti, su cui erano rappresentati i principali episodii della vita di Napoleone, Rosen ne prese uno e presentandolo al suo compagno, gli disse in modo da essere udito:
--Che ve ne pare? Eccovi qui un uomo che in Inghilterra sarebbe divenuto tutt'al pi? un tamburino, e che in Francia ? stato creduto un gran generale. Ma non importa, tutti sanno che a Waterloo le ha buscate dagli inglesi.
Anche queste parole non ebbero l'effetto che egli si aspettava; uno solo de' suoi vicini si volse e vedendo Rosen che lo guardava, e immaginando forse che volesse prender parte alla loro conversazione gli chiese:
--Il signore ha viaggiato?
--S?, rispose Rosen sono stato un'altra volta da Dover a Calais, passando per l'arcipelago greco.
--Avete detto?
--Da Dover.
--A Calais?
--A Calais, precisamente, e attraversando l'arcipelago greco.
Tutti gli astanti diedero in uno scoppio di risa, e lo stesso Lamperth fece mostra di chinarsi a raccogliere il tovagliolo cadutogli dalle ginocchia, per nascondere il prurito che si sentiva di ridere, e non guastare i progetti del suo compagno.
--Signori, disse Rosen gravemente, a meno che voi non abbiate navigato sopra una conca di cartone in una vasca artificiale del vostro giardino, o vestiate in questo momento l'uniforme della marina francese per fare una comparsa da teatro, dovreste sapere che si pu? partire da Dover, attraversare tutta la terra, non solamente l'arcipelago greco, e giungere a Calais dopo aver compiuto il viaggio pi? semplice e pi? naturale del mondo.
--Voi avete delle cognizioni geografiche molto profonde, disse uno dei viaggiatori, ma io vi consiglierei a non manifestarle pubblicamente, se v'importa che non si rida di voi, e a difenderle con meno calore se non desiderate di trovare qualcuno che v'abbia ad accorciare le orecchie.
--Uscite, uscite, disse il francese cui erano salite le fiamme sul viso...
--Vi pare che il pretesto sia valido? Gi?... si tratta di amore nazionale... di una questione di scienza, che...
--Oh! senza dubbio, validissimo, interruppe Lamperth stringendosi nelle spalle.
--Giacch? io sono lo sfidato e sta a me la scelta delle armi, scelgo la spada, ch? da noi non si amano le scalfitture della sciabola, e si sanno fare gli occhielli a dovere... Questo gentiluomo, mio compagno di viaggio, sar? mio padrino: ma ove ci batteremo?
--Vi ? qui presso, lungo la spiaggia, un terrapieno che non potrebbe essere pi? adattato a questo bisogno, andiamo.
--Vi seguo.
Rosen e i suoi compagni giunsero dopo pochi momenti sul luogo.
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