Read Ebook: Delitto ideale by Capuana Luigi
Font size:
Background color:
Text color:
Add to tbrJar First Page Next Page Prev Page
Ebook has 885 lines and 28899 words, and 18 pages
--Io?...
--Intanto sappi che la signorina, tra un mese, sposa!...
--Oh, Dio!... Ma ? un'infamit?!
--Cos? dice pure la signora Carlotta!
--Chi ha potuto inventare?...
--Certe cose non s'inventano!
--Ma che moglie! Che figli! Sono scapolo, scapolissimo!... Te lo giuro!
--Tanto, ? inutile che tu ti affanni a protestare... Sar?, che posso dirti? un pretesto per giustificare il voltafaccia suo e della sua figlia... Non ? pensata male!.... Oh le donne!
--Ma come? Deve finire cos?? Ora che io...
--Ti consolerai, va' l?, anche tu! Ci si consola di tutto a questo mondo!
--No, devo scolparmi; non voglio che mi si creda capace di cos? vigliacca azione! E non voglio, no! no! lasciarmi rubare la felicit?... Io l'amo... capisci... io l'amo ora!
--Amerai un'altra. Chiodo scaccia chiodo! In quanto a scoprire donde sia venuta fuori questa fandonia...
--Calunnia!--url? il Chiardi, dimenticando di essere in un caff?.
--Zitto! Non far voltare la gente... Lascia fare a me.
--Chi ? costui?... Tu lo sai: il nome! Ce la sbrigheremo tra noi due!
--Il mio stupore era tale in quel momento, che ho dimenticato di domandare alla signora Carlotta chi sposava sua figlia.
--Lo sapr?; non sar? un mistero!
--Vuoi aggiungere ridicolo a ridicolo? Lasciami fare. E se scopro qualcosa di losco, giacch? devi anche ammettere che tutto questo pu? essere avvenuto semplicemente, naturalmente....
--Appiopparmi moglie e figli che non ho?... Semplicemente? Naturalmente?... Bedini! Tu hai voluto mettermi alla prova! Indovino? Di'? Hai voluto convincerti se amo davvero Amelia....
--Non fantasticare; niente affatto. Hai moglie--e brutta da vergognartene--e figli... secondo la signora Carlotta... E vi ? chi ti libera dal commettere un delitto di bigamia... secondo la signora Carlotta. Non ho inventato niente; non ho voluto metterti alla prova... E sii omo! Chi sa se tu non debba un giorno ringraziare colui che forse ti impedisce di fare una grande sciocchezza. Suggestione, hai detto. Dunque la tua volont? non c'entra punto; il tuo cuore, nemmeno. La tua vanit?, scusa, probabilmente per molta parte; il calcolo, inconsapevolmente, un pochino... E se poi la suggestione finisse? E tu ti ritrovassi allo stato di prima?
--Ero un imbecille allora, un cieco... Non pu? finire cos?! Non deve finire cos?! Vedrai! Vedrai!
--Lasciami fare, ti ripeto. Dammi due, tre giorni di tempo. Tu lo sai; quando mi metto in testa di scoprire una cosa!...
Ai curiosi succede come ai grandi scienziati o ai grandi inventori: il caso li aiuta in modo sorprendente.
Era stato Babolani, il gran chiacchierone Babolani. Due giorni dopo se ne vantava con Bedini incontrato per caso.
--Che vuoi, caro mio! Quella ragazza mi faceva pena. Allora pensai: Non c'? altro modo di guarirla.--E dissi al padre... Non ho detto una bugia sai?... Efisio Chiardi ha moglie e figli... ma non ? lui, il nostro Efisio. Di Oneglia per?; credo che in quel paese si chiamino tutti Efisio e tutti Chiardi. Non lo credi?... Ed ? andata bene, magnificamente! L'amico Chiardi dovr? accendermi un bel cero di ringraziamento... ? andata anche, se vogliamo, troppo bene. La signorina, lo sai? prende marito... Si ? consolata presto; se pure non lo prende per dispetto, per vendetta; le donne sono capaci di tutto! Guarda com'? il mondo! Ho confidato a cinque o sei persone: <
--Rido--rispose Bedini--perch? mi accorgo che in questo mondo si fanno pi? commedie che non se ne scrivano.
--E pi? divertenti dovresti aggiungere--disse Babolani.
--Secondo.
Per Chiardi non fu davvero molto divertente questa qui. Ma egli ora fa il bravo; e quando incontra a braccetto del marito colei che avea giurato di essere sua o di nessun'altro, si consola come da scampato pericolo, esclamando:
--Oh! Era troppo brutta! E diventer? peggio!... Se la goda!
IN BARCA
A JOLANDA.
Quantunque a Catania da otto giorni, mia moglie era tuttavia sotto il gran fascino dello spettacolo del mare, nuovo per lei. A ogni po', mentre la conducevo attorno per farle osservare chiese, monumenti, negozi, ella mi si attaccava al braccio e, con accento da bambina che vuol essere accontentata, mi sussurrava all'orecchio:
--Andiamo alla Marina?
--Ci siamo stati un'ora fa!
--Che importa? Oh, il mare! Mi sembra di non aver potuto ancora ammirarlo a bastanza. Andiamo?
La sentivo trasalire, sotto braccio, dal godimento anticipato che la prossima vista del mare le avrebbe prodotto. E appena ne scorgeva un lembo a traverso gli archi del viadotto e i rami degli alberi di Villa Pacini, prorompeva in esclamazioni che mi facevano sorridere e gi? mi sembravano esagerazioni femminili. Per contradirla, allora le dicevo:
--Ecco! ? sempre lo stesso: acqua, acqua, acqua!
--Non ? vero. Muta di aspetto da un'ora all'altra. Un'ora fa era azzurro; ora, guarda, ? cenericcio.
--Effetto della luce.
--Bravo! Grazie della spiegazione!... Ma di qui non si vede bene; andiamo laggi?, su la panchina del Molo.
--Perch? non usciamo in barca fuori del porto?
--Ho paura.
--Di che cosa?
--Dell'acqua. Se sopravvenisse una tempesta....
--Le tempeste non scoppiano all'improvviso.
--Se la barca si capovolgesse....
--In che modo? Le barche paion cullate dalle onde allorch? il mare ? tranquillo come in questo momento.
--Ho paura.
--Bada! Quando saremo andati via, rimpiangerai di non aver gustato il gran piacere di una gita in barca.
--Lo credo!--E soggiungeva:--Se si andasse con uno di quei grossi bastimenti, con un piroscafo, mi sentirei sicura; ma con queste barche che si direbbero tanti gusci di noce! Quante, in fila, l?! Non sembrano grossi pesci a fior d'acqua? Si agitano, saltellano come cosa viva.... Oh, su un bastimento, su un piroscafo, s?!
Add to tbrJar First Page Next Page Prev Page