Read Ebook: Cara Speranza by Colombi Marchesa
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Ebook has 865 lines and 27200 words, and 18 pages
La Marchesa Colombi
Cara Speranza
MILANO
CASA EDITRICE DI C. CHIESA ? F.lli OMODEI ? ZORINI e F. GUINDANI
DIRITTI DI PROPRIET? RISERVATA.
Milano, Tip. Bernardoni di C. Rebeschini e C.
CARA SPERANZA.
Si chiamava Amalia. Per?, malgrado quel nome gentile, era una fra le pi? rozze campagnuole delle risaie, quando si present? in casa nostra ad offrirsi come serva.
S'era messe le scarpe per la solennit? della circostanza, ma, appena vide il pavimento lucido del nostro gabinetto, rimase sbigottita e si curv? come per levarsele. Ci volle di molto a persuaderla d'entrare calzata com'era.
Tuttavia non era timida n? selvatica, come sono, per lo pi?, le contadine; le pareva soltanto una mancanza di rispetto il mettere sul nostro pavimento le scarpe che aveva strascinate, per una lunga camminata, nella polvere della strada maestra da Momo a Novara. Ignorava ogni elemento di civilt?, e, nella sua cortesia istintiva da persona buona, inventava una civilt? a suo modo, che riesciva grottesca, sebbene, a conti fatti valesse forse quanto la nostra. Infatti nella China si tolgono le scarpe prima di entrare nelle case. ? questione di usanze.
In tutta la persona dell'Amalia si vedevano le traccie della vita e dei lavori delle risaie. Aveva ventisette anni ma ne dimostrava quaranta. Il volto era pieno di rughe, i capelli, folti sulla fronte, erano tanto radi sul cranio, che frammezzo alle ciocche, tirate nella legatura, si vedeva la pelle bianca sollevarsi.
Ma di questi particolari della sua figura l'Amalia non si dava il menomo pensiero. Era forte e sana, sapeva d'aver ventisette anni. Cosa le importava di dimostrarne di pi??
Le domandammo se sapesse cucinare.
Rispose:
--No. So appena fare la minestra alla nostra maniera da contadini, e friggere le patate ed i fagiuoli; ma ho buona volont?; imparer? presto.
--E sai stirare?
Mio padre domand?:
--E per le informazioni, a chi debbo rivolgermi?
--Se vuol andare a Momo, e domandare alla cascina Pometta, dove sono stata a servire per tredici anni... Ma per la fedelt? pu? mettermi nell'oro, guardi, che un quattrino, che ? un quattrino, non lo toccherei.
Le facemmo altre domande, alle quali rispose con sicurezza, e senza vantarsi mai. Ci piacque molto, e le proponemmo di venire con noi per un mese a titolo d'esperimento. Accett?, ma non colla prontezza e lo slancio che le sue risposte precedenti e le sue maniere espansive ci avevano fatto aspettare.
Le domandai:
--Non sei contenta?
--Oh, per contenta lo sono di certo... Ed esitava sempre.
Io soggiunsi per incoraggiarla:
--Siamo soltanto due da servire: il babbo ed io.
--Fossero anche dodici, la fatica non mi fa paura.
Stette ancora titubante, poi soggiunse in fretta come per afferrare la risoluzione prima che le sfuggisse:
Questo bersagliere abbui? subito, coll'ombra delle sue piume, la fronte di mio padre, che disse crollando il capo:
--Uhm. Ho paura che non facciamo nulla. Ogni volta che andrete fuori avrete il bersagliere intorno...
L'Amalia sospir? melanconicamente:
Mio padre che era un vecchio Piemontese devoto alla monarchia ed alla casa Savoia, approv? vivamente quella disposizione del Re. E l'Amalia, vedendolo sorridere, riprese fiduciosamente.
Dacch? il bersagliere era messo al sicuro di l? dal mare, mio padre ammise l'Amalia ad un mese di prova, dopo il quale ella tir? via a servire senza che nessuno sollevasse la menoma obbiezione.
Ne parlava continuamente. Tutti i vicini di casa, padroni e servitori, i nostri conoscenti, i portinai, i bottegai della contrada, sapevano che l'Amalia aveva un innamorato bersagliere; ed appena la vedevano le domandavano ridendo:
--E cos?, Amalia? ha scritto il bersagliere?
--Come staranno bene sul cappello del bersagliere!
Per se stessa non comperava mai nulla. Riceveva col salario i vestiti e le scarpe, come si usa in provincia, ed il denaro delle sue mesate lo metteva tutto da parte per quando avrebbe sposato il bersagliere. S'era fatta lei stessa, col suo filato, varie pezze di tela che serbava preziosamente nel baule, e non ne avrebbe staccato da farsi una camicia per nulla al mondo. I doni che le si facevano lungo l'anno, le strenne di Natale, tutto riponeva per quel giorno desiderato e lontano.
Ma aveva l'amore gaio; non la si udiva mai rimpiangere la lontananza dell'innamorato. Era sicura di quell'amore come di respirare e di vivere; il pi? lieve dubbio non era mai sorto nel suo cuore onesto; e quel pensiero del bersagliere la colmava di gioia.
S'egli tardava a scriverle, la sola supposizione che l'Amalia faceva era che fosse malato; e allora s'impensieriva e moltiplicava le corse alla posta. Se incontrava il portalettere, erano sempre delle scene. Voleva che esaminasse ad una ad una le soprascritte, fin all'ultima; poi le domandava se era ben sicuro di non avere altre lettere in tasca, o di averne perduta qualcuna per via.
Appena la lettera aspettata giungeva poi, era un delirio di giubilo. Non sapeva leggerla, ma cominciava fin dalla posta a dire agli impiegati:
Poi correva verso casa, ed in capo alla contrada alzava la lettera, la faceva sventolare gridando:
--C'? la lettera del bersagliere! C'? la lettera del bersagliere!
Era sempre qualche bottegaio che gliela leggeva. E l'Amalia si piantava in faccia a lui, ridendo anticipatamente di gioia e guardandolo bene in viso, come se fosse il bersagliere stesso che parlasse, e lei volesse vederne il senso delle parole nell'espressione del volto. E, prima che si cominciasse a leggere, domandava tutta gongolante.
O mamma famm el lett, Che mi faroo la cuna, L'amor del bersaglier L'? sta la mia fortuna.
Tutti compativano la schietta affezione della povera giovane; quell'amore gioviale faceva piacere; e poi si sapeva che era onesto. Col mare in mezzo, i due innamorati miravano al buon fine. Senza questo in provincia non avrebbero tollerato tanto.
Quella passione immensa arriv? una volta a dare alla contadina una specie di divinazione. Era qualche tempo che il bersagliere non scriveva. Quando giunse la lettera, nell'aprirla se ne vide cader fuori un centesimo. Si fecero molti commenti nel vicinato:
--Cosa vorr? dire?
--Una moneta ? un simbolo d'amore.
--Ma non cos? intera; si deve tagliarla in mezzo, e portarne al collo met? per ciascuno.
--Ma che! ? perch? possiate giocare a croce e lettera per vedere se vi vuol bene.
Ed il pollaiolo, che era il pi? istruito, e non credeva n? a talismani, n? ad oroscopi, e rideva delle sentimentalit? amorose, diceva con sussiego:
--Non istate ad almanaccar tanto: non ? altro che uno scherzo. I soldati sono uomini di mondo; amano ridere...
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