Read Ebook: Cara Speranza by Colombi Marchesa
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Ebook has 865 lines and 27200 words, and 18 pages
--Non istate ad almanaccar tanto: non ? altro che uno scherzo. I soldati sono uomini di mondo; amano ridere...
Ma l'Amalia rise meno del solito, e baci? la lettera pi? amorosamente; ed il domani, quando venne a ricevere gli ordini per la cucina, mi domand? come si potesse fare per mandare cinque lire fino in Sicilia. Poi disse:
--Il bersagliere ha messo un centesimo nella lettera, poveretto. Vuol dire che ha bisogno di quattrini.--E sped? a Catania un vaglia di cinque lire.
Infatti voleva dire cos?; il suo cuore amoroso aveva indovinato.
Appunto per quella sua rustichezza affettuosa e bonacciona, l'Amalia dava nel genio a tutti i nostri parenti ed amici, che coglievano volentieri l'occasione di farle qualche regaluccio, di darle delle mancie o delle strenne. In tre anni le riusc? di raggranellare parecchie centinaia di lire ed un baule di roba.
Il denaro l'aveva alla Cassa di risparmio, e tratto tratto veniva da me col libretto, perch? facessi il conto, a che somma era salito il suo capitale coll'aumento dei frutti. Bastava che potesse contare una lira pi? della volta precedente, per essere contentissima. Diceva:
--? la dote del bersagliere. ? il tesoro del bersagliere. Tutto quello che ho ? per lui.
E scoteva il capo con un'affermazione cos? energica che la pettinatura le batteva il cranio come il mantice d'una timonella sgangherata.
Quei tre anni, durante i quali era stata bene alloggiata e ben nutrita, non avevano quasi punto invecchiata l'Amalia; ma non erano neppur riusciti ad abbellirla. Pareva la stessa del primo giorno che l'avevamo veduta.
Soltanto, a misura che s'avvicinava il ritorno del bersagliere, la gioia che le traspariva dagli occhi, dal ridere beato, da tutta la persona, la rendeva quasi bella.
Non mancavano che quindici giorni all'arrivo del bersagliere quando io mi ammalai d'una febbre intermittente e dovetti stare a letto. Mio padre che, sebbene fosse molto burbero, mi voleva bene, chiam? subito il medico, e mi cur? come se si fosse trattato di una malattia grave. La povera Amalia, che m'aveva preso tanto affetto, era spaventata all'idea che dovessi ancora stare in letto quando sarebbe tornato il bersagliere. Domandava dava ansiosamente al medico:
--Potr? alzarsi per il giorno quindici?
Il quindici di novembre era il gran giorno che lei aspettava da sette anni.
La mattina del dieci si alz? lei con una guancia enormemente gonfia. Ma diceva di non soffrire affatto, era semplicemente una flussione.
--Purch? il bersagliere non mi trovi col viso storto!
Era la sola cosa di cui si desse pensiero. Poi soggiungeva:
Non era la vanit? che le stava in mente, era il desiderio che nulla turbasse la gioia del suo fidanzato. Quando venne il medico, e l'Amalia and? ad aprirgli sfigurata a quel modo, egli la interrog? sul suo male, le tast? il polso, poi la mand? a letto, ed entr? da me tutto serio ed accigliato.
--Quella donna, mi disse, non ist? punto, punto bene. Or ora la visiter?...
Infatti and? a vederla a letto, e disse che, oltre alla risipola che le gonfiava il volto, c'era pericolo che le si sviluppasse il tifo. Proib? assolutamente ogni comunicazione con me, e fece chiudere tutti gli usci, perch? le nostre camere erano separate soltanto da un corridoio stretto.
La sera l'Amalia aveva realmente il tifo, e la mattina dopo, colla scusa che la sua camera non aveva aria bastante, che l'ammalata infettava la casa, che agitava me colle sue grida deliranti, il medico indusse mio padre a farla portare in una camera particolare dell'ospedale.
Avrei voluto vederla prima che se ne andasse, ma assolutamente non permisero n? che mi alzassi, n? che la portassero nella mia stanza. Mentre attraversava il corridoio udii che diceva colla sua voce giuliva:
--Andiamo incontro al bersagliere! Tutta la roba mia ? pel bersagliere. Cara Speranza! Ed intonava la solita canzone:
O mamma famm el lett Che mi faroo la cuna...
Domandai al medico impaurita:
--Guarir??
--Pu? darsi. Vedremo come passa la prima settimana.
Non poteva togliermela dal cuore un minuto. Avevo dei presentimenti tetri. E d'altra parte pensavo:
--Ma finora non ha fatto che lavorare, senza distrazioni, senza affezioni di famiglia , senza benessere, senza soddisfazioni di vanit?; ha vissuto per una speranza, s'? appagata d'una promessa e non ha invidiato nessuno. Bisognerebbe dire che non c'? giustizia se quella promessa non le fosse mantenuta...
Infatti non le fu mantenuta. La sera del giorno quattordici mor?. Ma mor? in un'estasi di gioia credendosi nelle braccia del suo bersagliere; ed il suo cadavere rimase sorridente colle labbra aperte sui poveri denti spezzati e radi.
Poche ore dopo, giunsero i suoi fratelli, che mio padre aveva fatti chiamare.
Io sapeva che la povera donna aveva sempre destinato quanto possedeva al bersagliere; tutti lo sapevano; ma non c'era nulla di scritto; non aveva neppure potuto dirlo formalmente a voce prima di morire, perch? era delirante. E quei parenti, due villani, lenti, freddi ed avidi, che non avevano fatto mai nulla per lei, si portarono via il frutto delle sue fatiche e privazioni, la dote del bersagliere, il tesoro d'amore, che la poveretta aveva impiegato tredici anni a raccogliere.
Il giorno quindici arriv? il bersagliere e venne direttamente da noi. Era in viaggio da parecchi giorni, e non sapeva nulla della malattia dell'Amalia. Mio padre era all'ospedale presso la morta; dovetti far entrare il soldato nella mia camera, e quasi ne ebbi piacere per potergli dare la nuova dolorosa colla maggior dolcezza possibile, e dirgli qualche parola di conforto.
Era appunto quello che i contadini chiamano un bel giovine; oramai per? era uomo fatto, una grande e grossa persona massiccia, col collo corto, i capelli fitti e duri come setole, e ritti sopra la fronte stretta, gli occhi piccoli, il naso corto, il viso largo, e stupido; ecco quel personaggio adorato.
Cominciai a dirgli che l'Amalia s'era ammalata, ed egli rimase impassibile. Aggiunsi che s'era ammalata gravemente, molto gravemente, che l'avevano portata all'ospedale.
E lui, duro come un muro, ed egualmente freddo.
Forse era soggezione, forse quello stupido amor proprio della gente rozza, di non lasciar scorgere la commozione che considerano come una debolezza.
Allora presi coraggio e gli annunciai tutta la disgrazia.
Si fece rosso rosso, gir? nervosamente fra le mani il cappello piumato, ma non disse nulla.
Lo esortai ad esser forte, a rassegnarsi, aggiunsi che era una grande sventura; che tutti la sentivamo, e che fin all'ultima ora la poveretta, anche delirando, aveva pensato a lui... E gli stesi la mano in atto di amichevole conforto.
Egli la vide, ma non si mosse, non la prese, e disse soltanto facendosi anche pi? rosso:
--Si pu? andare a vederla?
Gli risposi di s?, gli diedi un biglietto per mio padre che era laggi? a disporre i funerali, e gli indicai la strada. Egli ascolt? tutto in silenzio senza guardarmi, poi fece goffamente il saluto militare, e, sempre muto, se ne and?.
All'ospedale non domand? di mio padre n? diede il biglietto; per? il babbo era presente quando entr? nella camera della morta.
Stavano per metterla nella cassa; le avevano tolti gli spilloni, il capo era scoperto, e la bocca sdentata sorrideva ancora del suo buon sorriso.
Il bersagliere s'accost? adagio adagio al cadavere, coll'aria impacciata, senza osare di guardar nessuno; poi, vedendo dall'altro lato del letto il fratello della morta, che altre volte aveva conosciuto, lo salut? con un cenno del capo serio, e disse:
--Accidenti! com'era vecchia!
Infatti, quando stesero la morta nella bara, egli si fece il segno della croce rapidamente e come di soppiatto, ma arross? molto, e gli luccicarono gli occhi. Poi usc? ed and? ad aspettare il corteggio funebre a cinquanta passi dall'ospedale, fingendo di leggere un affisso. Lasci? sfilare il funerale modesto, poi si mise a seguirlo di fianco come se camminasse da quella parte per pura combinazione, e con quel mortorio non avesse nulla a che fare. Per? giunto al cimitero entr? dietro gli altri, e rimase un po' in disparte col capo chino finch? fu coperta la fossa.
Nel ritorno l'altro fratello della morta gli si accost?, e senza saluti n? parole di benvenuto, gli disse guardandosi la punta degli scarponi:
--Sicch? la povera Amalia se n'? andata...
Egli croll? il capo, scosse le spalle, come per cacciarsi un gruppo dalla gola, poi rispose:
--Ma!
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