Read Ebook: Guida per la costituzione e per l'impianto di latterie sociali cooperative by Besana Carlo
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Una statistica recente, completa ed esatta delle latterie sociali italiane non esiste; sono queste certamente parecchie centinaia, e contando anche le latterie turnarie si arriva vicino al migliaio.
Abbondano le latterie sociali anche nella Francia, nella Svizzera, nella Germania, nella Danimarca, nel Belgio e negli Stati Uniti d'America. Dove il movimento cooperativo ? pi? recente le latterie sorgono pi? fitte e pi? robuste. In Germania e anche nella piccola Danimarca se ne contano alcune migliaia.
E dovunque le latterie sociali sono propugnacolo di progresso caseario, di benessere, di civilt? e di modernit?.
Vivano dunque le latterie sociali e viva la cooperazione.
Vantaggi e benefici arrecati dalle latterie cooperative.
Le latterie sociali cooperative raggiungono due intenti: l'uno finanziario e l'altro morale.
Bisogna analizzarli entrambi.
a) NELL'ORDINE FINANZIARIO.
Orbene, nella latteria sociale bastano due persone a lavorare 500 litri di latte, ed il consumo di legna si riduce a circa il 15 per 100. Fate il conto dell'economia realizzata sulla mano d'opera e sul combustibile e arrivate facilmente ad un risparmio di parecchie migliaia di lire all'anno.
Si pu? obbiettare che la latteria sociale esige una spesa d'impianto, che non ha il caseificio domestico: alludesi alla costruzione, oppure all'adattamento dei locali occorrenti alla lavorazione del latte e conservazione dei prodotti. Allora rispondiamo che questa spesa ? largamente compensata dal maggior valore dei latticini prodotti nella latteria e del risparmio che si fa nella concentrazione degli utensili; di fatti ognuno vede che riunendo il costo delle molte piccole caldaie, delle piccole zangole e di tutti gli altri utensili del caseificio domestico, si ha una somma molto maggiore di quella che occorre per l'acquisto di una sola caldaia grande, di una sola zangola grande, ecc.
Certi formaggi di perfido odore e sapore, che i contadini mangiavano contro voglia prima dell'impianto della latteria sociale, sparirono dalla faccia del mondo dopo che la latteria entr? in funzione. Ed ? giusto ripetere che a questo risultato contribuisce oltre alla abilit? del casaro, anche la disposizione felice della latteria, in quanto che questa si presta alla conservazione del latte e dei formaggi mediante appositi locali, e tutto ci? non ? possibile nel caseificio domestico.
Per la stessa ragione aumenta anche il rendimento del latte in burro e formaggio, potendo la latteria disporre di buoni attrezzi, come refrigeranti, scrematrici, ecc., cosicch? non c'? pi? alcun latte che va a male per soverchia acidit?, n? formaggio che bisogna gettare nel letame perch? caduto in decomposizione in causa del latte troppo acido, o perch? tenuto in ambienti esposti a tutte le eventualit? del clima ed a tutte le aggressioni dei parassiti.
Ma c'? ancora di pi?; una volta fatta la latteria sociale, ecco che aumenta la quantit? del latte effettivamente lavorato, perch? ogni socio si prende cura di evitare dispersione e sciup?o di latte, come troppo facilmente avviene nel caseificio domestico per opera di uomini e di bestie diverse. I soci diventano pertanto economizzatori del proprio latte e procurano di portarne alla latteria la maggiore quantit? possibile.
Ed ecco spiegato come molti comuni che possedevano caseifici domestici non producevano abbastanza formaggio per il consumo delle famiglie, e ne importavano, mentre che dopo l'impianto ed il funzionamento della latteria sociale, si produsse tanto formaggio da bastare al consumo locale e da mandarne fuori del comune.
E ci? senza che il bestiame lattifero sia neppure aumentato.
Inoltre, se la latteria fabbrica formaggi pi? grossi di quelli che fanno i piccoli produttori privati, i primi vanno soggetti a minor calo di peso nella stagionatura; ed ecco altra causa di maggior rendimento a vantaggio della latteria sociale.
Altro vantaggio ottiene la latteria sociale con un razionale sfruttamento dei cascami del latte, cio? latticello e siero, poich? la latteria pu? dedicarsi alla fabbricazione ed alla vendita della ricotta ed all'allevamento dei maiali per conto sociale, oppure pu? vendere i sopradetti residui all'ingrosso od al minuto a prezzi convenienti.
L'importanza di una savia utilizzazione dei cascami del latte riesce evidente, se si riflette alla massima, generalmente accettata e dimostrata dall'esperienza, che i cascami devono pagare le spese d'esercizio della latteria, cio?: il personale, il combustibile, il caglio, il sale, ecc.
Come la latteria sociale ? in grado di vendere a miglior patto, cos? ? in grado di comperare a prezzi pi? vantaggiosi gli articoli occorrenti all'esercizio della latteria, perch? provvede all'ingrosso, ricorre alle fonti, elimina gli intermediari, ecc.
Dunque, in confronto alle frazionate piccole lavorazioni del latte, la latteria sociale mediante la fabbricazione e la vendita in comune ricava maggior profitto con minore spesa per una stessa quantit? di latte.
Vediamo un po' di numeri. Persone che tengono o che tenevano il caseificio domestico nei loro villaggi di montagna, dicono che il ricavo lordo del loro latte non va oltre i 7 centesimi al litro, a tirarla coi denti. Io ho veduto molti conti consuntivi di latterie sociali che d?nno invece un rendimento netto di 12, di 15 e perfino di 16 centesimi per litro di latte.
Ecco una dimostrazione teorica di questi risultati. Facciamo il conto di una latteria che fabbrica formaggio grasso e burro di siero. Il ricavo per ogni quintale di latte si pu? calcolare in media come segue:
Supponendo che la latteria fabbrichi burro e formaggio magro, il rendimento riesce all'incirca come segue:
Ho detto dimostrazione teorica, perch? queste cifre non devono essere prese come articoli di legge; la pratica ci dice che bisogna modificarle a norma dei luoghi e dei tempi. Quei rendimenti in denaro di L. 12,24 e 12,10 per quintale di latte sono netti, perch? non vi ho aggiunto il valore dei cascami del latte, ed ho ritenuto, come ho detto pi? sopra, che questo valore compensi le spese di esercizio della latteria, come realmente succede in una latteria ben organizzata e ben amministrata.
Applicando il savio principio della divisione del lavoro, si ? liberato da quel fastidio che ? il caseificio domestico ed ha ridotto il suo c?mpito a quello di produrre molto latte e di buona qualit?.
Dopo l'impianto della latteria sociale, i pascoli comunali vendono tenuti e sfruttati con maggior riguardo; nel comune ? aumentato di numero il bestiame lattifero e quindi ? aumentata la quantit? del latte e dei latticini. Ma i terreni sono ancora della medesima estensione; dunque se adesso rendono di pi?, ? segno che loro mancava null'altro che l'attivit? dell'uomo, e questa venne soltanto dopo l'apertura della latteria sociale.
Moltiplicate questo maggior profitto pecuniario per le centinaia di latterie sociali che abbiamo in Italia e vedrete come esse abbiano cagionato aumento della ricchezza nazionale ed abbiano diffuso larghi beneficii proprio tra le popolazioni pi? povere che abitano le nostre montagne.
Si tratta di parecchi milioni di lire che annualmente versano le latterie sociali nel torrente della circolazione nazionale; ed a questi chiari di luna, via, non c'? male.
Invece quando non c'era la latteria sociale, se il suo latte non era tutto consumato in famiglia ma veniva trasformato in burro e formaggio, quando pure il produttore arrivava a fare tanta merce da venderla, i pochi soldi che ricavava alla spicciolata da tante mani, sparivano, consumati in minuscole spese, troppo di frequente futili ed improduttive.
Il socio della latteria ha ritirato da questa, come anticipazione degli utili spettantigli, formaggio, burro e ricotta, che ha consumato in famiglia, e tutto quanto di ottima qualit? ed a prezzo di convenienza. Anche dal lato dell'igiene egli ? soddisfatto.
Si ? verificato che in molti poverissimi villaggi delle prealpi l'apertura della latteria sociale ha fatto diminuire o scomparire l'emigrazione e che le rate d'imposta affluiscono regolarmente all'esattore, il che non accadeva prima.
Come saggio dei vantaggi materiali indirettamente recati dalle latterie sociali, citer? questo fatto, oltremodo chiaro e persuasivo, che mi ? occorso di accertare recentemente. Ho visitato una latteria sociale in un comunello della provincia di Treviso, impiantata da una decina d'anni, e con mia sorpresa ho trovato in questo comune due macellerie; mi hanno detto che prima dell'apertura della latteria non esistevano macellerie in paese, e nessuno mangiava carne, anzi il contadino era assai misero e mal nutrito, ma la latteria sociale fece affluire denaro in paese, per cui tutti quanti oggid? comperano e mangiano carne, cos? da mantenere due spacci di carne, di cui uno, giova il saperlo, ? cooperativo, anzi ? una propaggine della latteria sociale, il che dimostra sempre pi? che la cooperazione ? un campo sconfinato e che le istituzioni cooperative si allacciano tra di loro in modo che, a guisa delle ciliegie, l'una attira l'altra. ? questione di cominciare colla prima.
Baster? citarne il nome, risparmiando ogni commento che facilmente risalter? alla mente del lettore, per poco che abbia cognizione di queste faccende.
Esse sono:
b) NELL'ORDINE MORALE.
La latteria sociale cooperativa obbliga a tenere frequenti relazioni fra di loro persone che vivono di solito nell'isolamento, con tutte le conseguenze dannose del medesimo, come l'invidia, la sfiducia, il pettegolezzo, la maldicenza, ecc.
Quindi la latteria combatte tutti questi vizi nei piccoli paesi, mette in evidenza le persone dotate di capacit?, di operosit?, di cuore e di probit?, additandole cos? alla pubblica stima e rendendole utili al progresso dell'umanit?. Molte inimicizie private, molti rancori personali, molti dissidi politici furono assopiti o cancellati dalla latteria sociale. Dalla mutualit? e dalla solidariet? deriva la stima reciproca e la tendenza al ben operare pel vantaggio comune. L'educazione, la moralit?, l'istruzione, in una parola tutto quanto ? civilizzazione e progresso dell'umanit? non ha che a guadagnare dall'istituzione delle latterie sociali cooperative.
La latteria sociale induce il contadino a fare i conti, ad interessarsi dell'azienda comune, a controllarne l'andamento ed a scoprirne gli eventuali difetti. La cooperazione gli apre la mente ad un orizzonte nuovo ed esteso, tanto da non vederne i confini, e lo incita a studiare il grande problema e ad istruirsi, ad apprezzare l'istruzione e coloro che la impartiscono e la propagano. Egli vede in funzione gli amministratori della latteria ed impara a pesare giustamente quelli che lavorano con sagacia e lealt? in confronto a quelli che parlano per la sola ragione che hanno la bocca, a quelli che predicano bene e razzolano male, a quelli che hanno tanta facilit? nel dire quanto hanno difficolt? nel fare.
La latteria sociale ? una vera scuola dove s'impara ad amministrare rettamente. La sua amministrazione ? aperta a tutti i soci di buona volont?, i quali nel modesto ambiente dell'azienda casearia si preparano a diventare consiglieri comunali e provinciali, consiglieri di opere pie ed anche deputati al Parlamento.
Abbiamo veduto pi? di un'onorevole che deve la sua elezione alla latteria sociale, perch? nel suo stato di servizio c'? in modo principale la sua prestazione alla latteria sociale, e vorremmo vederne molti di deputati come questi al Parlamento.
Come si procede per costituire una latteria sociale cooperativa.
Si sono vedute latterie costituirsi rapidamente ed altre richiedere un assai lungo periodo d'incubazione. Nell'un caso come nell'altro ? tutta questione di ambiente, ossia di preparazione morale.
In una data plaga la fondazione della prima latteria esige di solito un lavoro improbo ed incontra difficolt? d'ogni sorta; ma fatta la prima, le altre sorgono con sorprendente celerit?, direi quasi, per istinto d'imitazione, a guisa di una malattia contagiosa, che si diffonde imponendosi ai volenti ed ai nolenti.
Una dozzina d'anni fa trovandomi in una amena e fertile vallata delle prealpi lombarde, sostenevo, parlando con alcuni proprietari di bestiame, che quello era territorio adatto per alimentare una latteria sociale. A sentire quella buona gente, pareva che avessi detta un'eresia, ed essi tentavano di confutare le mie ragioni, che io esponeva, del resto, a loro vantaggio e non per altro scopo. Ma il buon seme germoglia a tempo e luogo, ed il tempo che ? galantuomo e paga sempre i suoi debiti, mi diede ragione molto prima di quello che io lo credessi, perch? in quella vallata un paio di anni dopo quella disputa sorse una latteria sociale, ed oggid? quasi tutti i comuni di quella valle possiedono una latteria sociale.
Ho citato questo fatto molto comune e molto naturale, per dedurre questa conseguenza: che i promotori della latteria non devono scoraggiarsi alle prime ripulse, alle prime opposizioni che incontrano; la loro perseveranza e la loro fermezza di propositi sar? per i titubanti e per gli indifferenti la miglior dimostrazione della bont? della causa che sostengono, e trasciner? presto o tardi tutti gli interessati nell'orbita della cooperazione.
In ogni comune ove vuolsi fondare una latteria sociale occorrono alcuni uomini di buona volont?, che se ne facciano promotori. Basta anche un uomo solo, che abbia i necessari requisiti di abilit?, di onest? e di operosit?; egli sar? l'apostolo, il pioniere della latteria, e former? centro di attrazione per coloro che sono i pi? disposti ad entrare nell'associazione.
Un uomo di questo stampo ? stato trovato qu? nel sindaco, l? nel parroco, altrove nel medico od in altro dei proprietari del comune. Se non c'? quest'uomo che per la sua intelligenza ed integrit? del carattere goda la fiducia dei suoi compaesani, ? impossibile fondare la latteria sociale e bisogna aspettare che l'uomo sorga.
Ma una volta trovatolo, ecco cosa devesi fare per arrivare alla costituzione della latteria sociale.
Dunque bisogna avvertire che al di sotto di un certo quantitativo di latte giornalmente disponibile non conviene istituire la latteria, perch? le spese generali indispensabili ripartite sopra una quantit? di latte troppo piccola, scemerebbero fortemente gli utili, cos? da scuotere e demolire le basi economiche della latteria. La minima quantit? giornaliera del latte per rendere vitale una latteria sociale pu? e deve variare da paese a paese: affermando che essa deve aggirarsi sui quattro quintali, mi pare di comprendere il maggior numero dei casi e di stare nei termini insegnati dall'esperienza.
Le indagini devono spingersi altres? nel campo del futuro, poich? pu? esservi probabilit?, oppure certezza, di aumento di latte nell'avvenire, ed allora ci? pesa ragionevolmente in favore della latteria ed ? elemento incoraggiante a promoverla ed a costituirla.
Verificato che c'? il latte, che vi sono le vacche lattaie e che vi sono i produttori di latte che potrebbero entrare nell'associazione, perch? avrebbero tutto da guadagnare e nulla da perdere, passiamo avanti.
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