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Read Ebook: The Virtue and Use of Coffee With Regard to the Plague and Other Infectious Distempers by Bradley Richard

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Ebook has 337 lines and 53059 words, and 7 pages

FALCO DELLA RUPE O LA GUERRA DI MUSSO

RACCONTO STORICO

GIAMBATTISTA BAZZONI

MILANO PRESSO ANT. FORT. STELLA E FIGLI

Colle stampe d? Giovanni Pirotta in Milano.

INTRODUZIONE.

"Tarder? molto tempo ancora a qui giungere il battello a vapore? io sono impazientissima per tal ritardo".

Cos? diceva una vezzosa damina vestita da viaggio con tutta eleganza, affacciandosi al balcone dell'albergo che porta l'insegna dell'Angelo, e sta in Como sulla Piazza del Porto, ad un giovine signore che le si pose d'appresso.

"Poco pi? di mezz'ora sicuramente, poich? son di gi? le sei e mezzo", rispose questi con garbo traendosi tosto di tasca l'orologio a ripetizione, e premendone la molla dopo averlo guardato.

"Ah, Amalia, vi giuro, disse con vivacit? quel giovine signore, rendendole uno sguardo parlante, l'amor di patria e le sue dolci rimembranze non sono uscite mai dal mio cuore. In qualunque pi? lontano luogo io mi trovassi vi fu un nome ed un'immagine che mi svegliarono sempre nell'anima una profonda impressione. N? Parigi, n? Londra, n? i luoghi pi? pittoreschi della Svizzera ebbero per me le delizie di questo giorno; la veduta di questa amena parte di lago, delle ville, dei monti che lo fiancheggiano dipinti del colore del cader del sole d'una giornata trascorsa al vostro fianco, ? la pi? cara e poetica..."

"Che diavolo s'? fitto in capo mia moglie per questo vapore, io non lo so intendere! Non lasciarmi pure il tempo del pranzo, per la fretta di partire! e s? che v'erano dei tordi stupendi presi ieri al roccolo, e cotti a meraviglia, e perch?? per correre a Como a rompicollo a vedere una barca".

"Eh via, non v'inquietate, caro Conte, rispose prontamente dal balcone quel giovine signore, sul cui volto apparve il dispetto d'essere stato interrotto; vi risarcirete questa sera con qualche dozzina di freschissimi agoni del lago, che, cucinati alla griglia, sono ghiotta vivanda al par dei tordi".

"? vero, anche gli agoni sono buon cibo, me lo ripet? pi? volte don Martino che ? di questi paesi? disse il grosso Conte apparendo sul limitare del balcone, tenendosi con due mani alla bocca una coscia di pollo che andava spogliando, ma soggiunse tosto come uomo addolorato: in qual modo potr? sanare le maccature che mi produssero gli urti della carrozza nel venire a precipizio sin qui per quella strada indemoniata delle colline piena di nottoloni e di buche? Ci scommetto che se non eravate voi, Marchesino, a guidare i cavalli, ci si rovesciavamo le cento volte".

"Qui non mancano soffici letti per riposare le vostre tenere membra; disse la Contessina con tuono ironico, infastidita doppiamente e dalla comparsa col? del marito, e dalle sue importune lagnanze: le vostre ossa per? non si saranno scomposte, n? la pelle lacerata per cinque o sei leggieri scosse del cocchio di cui io mi sono accorta appena".

"Tu le nomini leggieri scosse eh? rispose il Conte con voce flebile, il so ben io quali fossero realmente, che mi sento tutte rotte le spalle e le reni: erano terribili balzoni da farne spiritare chicchessia".

"Ecco, ecco, anche le quindici miglia della nuova strada dalla nostra villa di Brianza a Como gli sono sembrati precipizii, burroni. Vedete, seguit?, vedete Marchesino, i bei motivi per cui m'imprigiona nella villeggiatura del Lambro e mi costringe ad annoiarmi mortalmente nei tre mesi dell'autunno, senza voler mai che mi rechi a visitare un'amica, o mi associi ad una partita di piacere?"

"Annoiarsi mortalmente alla nostra villa del Lambro! rispose il Conte incrocicchiando le braccia sul petto e fissandola con meraviglia e dispetto: Ti annoierai a Milano, ti seccherai qui, ma col? ohib?! Come ? possibile il soffrir noia con quel caro don Martino che farebbe ridere i morti, e che quando poi parla di cucina ? veramente maestro, col signor Giosu? e donna Rosa che ragiona di tutto, e ci formano in casa una continua vivacissima societ?? E posto anche questa non ti soddisfacesse pienamente, non hai mille altri modi da sollazzarti? luoghi da passeggiare non ne mancano, tanto se ami il piano quanto se vuoi stradicciuole di collina: in somma, io teneva per fermo che non vi fosse signora che villeggiasse in Brianza pi? contenta di te".

"Io sollazzarmi? Io essere contenta? replic? la Contessina, in cui lo sdegno mal represso imporporava grado grado le gote. Credete voi che uno zotico sacrestano e quelle caricature di donna Rosa e suo marito siano per me una cos? gradevole compagnia che m'abbia a beatificare stando con loro? Quanto siete in inganno! perch?, sappiatelo, i rancidi lazzi, le vecchie storie e il giuoco del tarocco sono per me le cose pi? odiose del mondo, e a passeggiare da sola in mezzo ai villani n? mi conviene, n? mi diverte, n? lo voglio: se non avessi il mio piano-forte e i libri, di cui mi provvedo abbondantemente, in due anni che vi sono sposa mi sarei gi? attisichita. Vi protesto , preferisco le cento volte una sol gita come questa, a tutta la vostra villeggiatura ed ai piaceri che voi vi trovate".

Il Conte a tali parole tutto s'agitava, poich? non eravi cosa che maggiormente gli eccitasse la bile quanto l'udir fare sprezzo de' suoi amici di campagna, a lui s? cari perch? i soli che in grazia de' suoi pranzi lo corteggiassero costantemente. Pi? volte sbuffando e gonfiando le guancie aveva dimenate le braccia, ponendosi in atto di rispondere focosamente, quando il Marchesino, cui doleva assai nascesse pi? vivo alterco fra loro, "Vedete, vedete, esclam? interponendosi e additando loro il porto, quelle banderuole rosse poste su varie barche che servono a trasportare a terra i passeggieri ed il carico del battello a vapore: ne danno indizio ch'esso sta a momenti ad arrivare; mirate quanta gente s'affolla ad aspettarlo".

"Scendiamo subito, ed affrettiamoci a porci in una di quelle barche che ci condurr? all'incontro del battello onde appena si arresta poter salire ad esaminarlo minutamente".

Cos? disse il Marchesino, e la Contessina ritrattasi tosto dal balcone, si pose in testa un cappello di finissima paglia dalla cui larga ala ricadeva un verde velo, e dato a lui il braccio, discesero frettolosamente le scale, seguiti dal Conte che camminava a tutte gambe.

Pochi passi fuori dell'albergo sta l'acqua del porto, e vi son barche d'ogni grandezza schierate ili semicerchio, uncinate alla riva: col? stavano i barcaiuoli, affaccendati alcuni a disporre i navicelli, altri a raccogliere i passeggieri. L'uno di questi, veduti appena que' tre signori, s'accorse dai loro passi affrettati a che erano diretti, ed accostatiglisi cavando il berretto: "Ecco la mia barca, signori, disse indicandogliene una: se vogliono andar incontro al battello a vapore, non hanno tempo da perdere: siamo due uomini, li serviremo bene, e per la loro buona grazia: entrino, qua".

Era l'indicata barca una gondola cui stava un tavoliere nel mezzo coperto da un vecchio tappeto di Fiandra. Essi non esitarono ad entrarvi, e appena si fu da una parte collocato il Conte, e dall'altra donna Amalia e il Marchesino per mantenervi l'equilibrio, l'uno de' barcaiuoli l'allontan? con una spinta dalla riva, e balzatovi dentro trassela di mezzo all'altre navi, e dando i remi all'acqua uscirono rapidamente dal porto. Molte navicelle erano gi? in moto innanzi a loro, altre venivano dopo, e non poche s'avviavano dai due sobborghi della citt? che si stendono sulle opposte sponde del lago.

In tanta confusione non essendo possibile alla barca in cui trovavasi il Marchesino d'accostarsi s? d'appresso al gran battello da potervi salire, ordin? ai rematori s'aggirassero a quello d'intorno onde la Contessina ne potesse esaminare la mole esterna, la lunghezza, l'altezza, gli ornati, le ruote.

"I vascelli del mare, chiese donna Amalia, sono assai pi? grandi di questo?"

"Le navi d'alto bordo, come le navi da linea, le grosse fregate, i brich, sono molto pi? ampii, perch? possono contenere dai trenta sin ben oltre ai cento cannoni, con varie centinaia d'uomini d'equipaggio, e le munizioni da guerra e da bocca; ma in generale i bastimenti mercantili, le corvette, ed altre minori navi da guerra sono di poco superiori ed anche pi? picciole di questo battello".

"V'accerto che leggendo molte storie di viaggi m'aveva raffigurata soventi volte la forma de' bastimenti, ma sempre credea ingannarmi sulle loro vere proporzioni: or sono contenta di mirare una nave che potrebbe viaggiare alle cinque parti del mondo".

"Senza dubbio. Ma non solo il Lario: navicelle d'un quinto di sua grandezza percorrono oggigiorno i mari pi? grandi, essendovi uomini tanto arditi che affrontano l'Oceano sopra barche con cui appena si valicherebbero i fiumi: e specialmente i corsari americani che sono i pi? audaci navigatori".

Mentre cos? ragionavano, il numero delle barche intorno al battello a vapore s'era sminuito, vogando ciascuna verso la citt? od i sobborghi, ed essi eranvisi avvicinati ponendosi a capo d'una delle scale per ascendervi; ma il Capitano s'affacci? al bordo, e fece doglianza per non poter ammettere visitatori, essendo quello il tempo in cui si governava il battello, e s'assestavano gli attrezzi e la macchina pel viaggio del mattino, dicendo che siccome d'altronde la luce gi? fosca per la sera che s'avanzava non avrebbe loro permesso d'esaminare alcun che minutamente, uopo era tornassero nel vegnente giorno che sarebbero stati accolti.

Il Marchesino rese grazie al Capitano, e comand? a' barcaiuoli retrocedessero a Como.

"Chi sa se mai pi? vi ritorno!" esclam? la Contessina rivolgendo lo sguardo al battello da cui s'erano appena scostati. Il Marchesino intese ben tosto che tale esclamazione aveva per significato che il marito non le avrebbe pi? concesso di ritornar sul lago, perch? l'intesa fatta nel partir della villa, era d'andare a vedere il battello a vapore, al che alla lettera s'era soddisfatto, n? v'era speranza che il Conte fosse per accettare un'interpretazione estensiva: per? desiderosissimo per tutti i conti il Marchesino di vedere accontentata donna Amalia, si diede a spiare l'animo del Conte, il quale, mentre gli altri due vagavano colla fantasia per l'Oceano, aveva sempre pensato ai tordi, a don Martino e a donna Rosa, e stava in tuono sbadato guardando alle stelle che cominciavano ad apparire."

"Che ve ne pare, gli disse, di questa nave? avete voi mai veduta una simile meraviglia?"

"Oh che gran bella meraviglia! rispose il Conte aggrinzando il mento, e sporgendo il labbro inferiore per dare al volto un'aria di disprezzo. Finalmente non la ? che una gran barcaccia un po' pi? grossa di quelle che vediamo cariche di sale sul nostro naviglio".

"Quel che volete, mio caro, rispose il Marchesino un po' sconcertato; non potrete per? sostenermi che barche le quali camminino da se con tanta velocit? e sicurezza ne abbiate vedute sul nostro naviglio. E poi ci? che sorprende, che ? magico si pu? dire, non lo avete mirato ancora; fa d'uopo salire l? su; discendere nel sito della macchina, vedere che ordigni vi sono, con che perfezione formati, e una fornace ardentissima, una caldaia d'acqua bollente che somministra il vapore..."

"Immaginatevi or bene, l'interruppe quasi gridando il Conte, s'io voglio andar l? su! colla fornace e l'acqua bollente! che se non basta il pericolo d'affogare nelle onde, v'ha poi quello d'abbrustolarsi per un incendio, come beccaccie allo spiedo, o saltar per aria in mille pezzi, ci? che con questo vapore, mi hanno detto, ? facilissimo ad accadere--No, no, non mi vi cogliete. Pazienza qualche scossa del cocchio, ma alla fin fine sono sul sodo, posso discendere, ed alberghi ce n'? da per tutto: ma il mettere per diporto la vita su un legno dove v'ha rischio di morire pel fuoco, per l'acqua bollente e per la fredda, la mi pare la pi? gran minchioneria del mondo".

Donna Amalia fremette di sdegno a tali parole, che conosceva dettate in parte al marito dal desiderio di rappresaglia della malevolenza da lei mostrata per la sua villa del Lambro, ed in parte dall'invincibile di lui poltroneria; e il Marchesino non s'attent? ragionare pi? oltre, conoscendo difetto principalissimo del Conte una ostinazione insuperabile ne' suoi propositi. Pervennero silenziosi in porto, discesero alla riva, ed entrarono nell'albergo: quivi preceduti da un cameriere che recava i lumi, ascesero ad una sala ove doveasi attendere la cena.

Il Conte adagiossi da un canto sopra un canap?, e guardava zufolando alla soffitta, movendosi aria al volto coll'agitar d'un fazzoletto: la Contessina sedette presso al balcone, dalle cui spalancate imposte spirava un'auretta serale gradevolissima, e il Marchesino s'assise presso a lei, posando il braccio sull'appoggiatoio della di lei scranna, mirandone taciturno il melanconico atteggiamento del volto, quasi non osasse interrompere il corso de' suoi pensieri.

"Non son io veramente sfortunata! diss'ella dopo alcuni istanti con tuon di lamento, ma a bassa voce: anche quest'unico divertimento mi toglie quell'anima di ghiaccio. Sperava che dovesse essere almeno solleticato dalla curiosit? e dall'agevolezza di soddisfarla: ma no, ei vi trova il pericolo, la paura, e tutto ci? per non stare un momento di pi? lontano da quella odiosa Villa, ove, son certa, ritorneremo domani all'albeggiare, n? sar? possibile lo scostarsene mezzo miglio per tutto il rimanente dell'autunno.--E voi! voi pure fra due o tre giorni ve ne partirete, e mi lascerete isolata del tutto..."

"Ah Amalia! non dite cos? per piet?! Dovreste sapere che l'allontanarmi da voi ? pi? doloroso al mio che al vostro cuore, e che la sola imperiosa necessit? mi vi pu? astringere... Ma per ora non dubitate, prosegu? il Marchesino con voce pi? bassa, e dando un'occhiata di sghembo al Conte, lo faremo calare quel coccolone, lo prenderemo all'esca.--Se si potesse persuaderlo..."

Qui fu interrotto dall'aprirsi improvviso della porta, e dall'entrar precipitoso d'un Signore che tutto gaio corse a lui, gli prese la mano, e grid?: "Briccone, briccone, da pi? ore nello stesso albergo, e nulla mi fai sapere?"

"Chi poteva immaginarsi, mio caro Annibale, esclam? il Marchesino alzandosi ed abbracciandolo, che tu eri qui!"

"No, non ci sono scuse, ti voglio ammazzare, prosegu? l'altro ridendo. Ed ella, amabile Contessina, come sta? sempre benissimo, sempre lieta, non ? vero? Eh questo ? il privilegio delle belle e gentili damine: del Conte non domando, eccolo l?, colla prosperit? stampata in volto. Ma che buon vento gli ha portati: deve essere stato un soffio brianzolo ben gagliardo, perch? so che hanno costume d'abbandonare giammai la loro villa".

"Ne sono stato io la cagione, parl? il Marchesino: l'altro giorno essendo seco loro in Villa, il Conte mi mostr? desiderio di vedere il battello a vapore. Io gli proposi la gita a Como, egli v'acconsent?, ed oggi vi siamo venuti". "Bravo Conte, esclam? l'altro, ci? pu? dirsi aver buon gusto nella scelta de' divertimenti. Domani avrete un ottima giornata per far il viaggio del lago che ? deliziosissimo: il tempo s'? stabilito sereno, e ci scommetto che non vi sar? una sola nube in tutta l'aria. Quanto darei a potervi essere compagno, ancorch? vi sia stato le mille volte; ma molte coserelle cui debbo dare disbrigo mi chiamano a Milano. Voi, Conte, non vi foste mai, mi pare? Proverete, proverete come bene si va con quel vapore: oh che spasso! sarei per dire che se s'aggiunge il vento in favore, non si corre, ma si vola.--Ma io non l'ho punto desiderato, rispose il Conte tra stupito e stizzoso: fu mia moglie".

Cos? dicendo, siccome nel calore del discorso s'era a lui accostato, gli stese la destra, presentandogliene il palmo per ricevere la sua in pegno della promessa che attendeva. Al Conte, sbalordito da quella tempesta di parole, da cui in sostanza dedusse che non si voleva che vi fosse pericolo nel vapore, usc? un istante dalla mente la villa del Lambro e la protesta fatta poco prima al Marchesino, porse la mano, e quando stava per impalmare quella di don Annibale, improvviso gli attravers? la fantasia l'importante pensiero del come si sarebbe provveduto al ventre su una barca che correva per pi? ore senza toccare mai sponda, e tenendo sollevata la destra con esitazione: "Indicatemi il modo, disse, con cui potere col? su avere, senza fastidio, una buona colazione ed un buon pranzo, ed io v'assicuro che tutte le difficolt? sono sparite, e v'ascenderemo domani immancabilmente".

"Ma altro che colazione e pranzo!" dissero a due voci il Marchesino e don Annibale. "Immaginatevi, prosegu? quest'ultimo, tutto quanto pu? esservi in un ben fornito albergo col? su si trova tutto: v'? ogni sorta di vivande, di vini, di frutti, di dolci: ma che credete che sia una barcaccia come le altre? C'? la sua cucina, la credenza, una sala, con tutti i suoi comodi come in una casa. Quel correre poi sull'acqua rompendo l'aria vibrata montanina, eccita un appetito, una fame da divorare il ferro, e trovare a propria richiesta qualunque ghiottoneria, ed essere fra le agiatezze come in un ricco palazzo, ? un piacer tale da quasi non credersi. Via, non ci mancate, datemene parola e credetemi che non v'andando perdereste un raro complesso di divertimenti:--E fareste uno sproposito da sapervene male per tutta la vita", soggiunse il Marchesino.

"Ed averne le beffe universali", aggiunse colla sua voce dilicata, e con tal modo di rimprovero la Contessina.

Stretto cos? da tutte le parti divenne pel Conte impossibile il battersi in ritirata.

"Se in realt? ? cos?, rispose stropicciandosi le mani lentamente, se assolutamente lo volete, per me ci vengo volontieri; ma domani, ed accenn? per terra coll'indice della destra come fermasse un patto, domani a sera qui, e dopo dimani alla Villa".

"Oh! ci? s'intende, replic? il Marchesino pago oltre modo del riportato consentimento, e diede a donna Amalia uno sguardo di trionfante compiacenza a cui ella rispose con un sorriso, mostrando negli occhi tutto ci? che una bella donna sa farvi apparire per affettuosamente ringraziare. Don Annibale accostatosi ad essi andava ripetendo or all'uno or all'altro: "Ma era un errore, un torto, un insulto imperdonabile venir sin qui per vederlo, e non salire sul battello a vapore".

La Contessina, tutta occupata della lieta idea della promessa gita, si diede ad interrogare don Annibale intorno alle delizie del lago.

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